Affari

Chiusura di Borsa il 24 giugno: Piazza Affari ancora prima in Europa grazie allo sprint delle banche. Nvidia in forte calo

La possibilità di un accordo sui dazi tra Europa e Cina e la speranza di una politica monetaria più accomodante su entrambe le sponde dell’Atlantico offrono oggi Borse la spinta giusta per una seduta in rialzo, anche se la volatilità resta in agguato, in vista di importanti appuntamenti politici e dati macro che potrebbero orientare le scelte della Fed.

Europa in crescita, guidata da Milano

I mercati azionari europei iniziano la settimana con solidi guadagni a partire dal Piazza degli Affari+1,58% (33.834 punti base), il migliore, nonostante lo stacco cedola di sette big che pesa sull’indice per lo 0,26%.

Nel resto d’Europa sono tonici Parigi +1,03% Madrid +1,28% Francoforte +0,81% Londra +0,56%.

La propensione al rischio di oggi non è stata influenzata dal sorprendente calo della fiducia imprese in Germaniacon l’indice Ifo sceso a 88,6 punti a giugno da 89,3 di maggio e stime a 89,6.

A guidare l’aumento nella regione è il settore automobilistico, dopo che l’Unione Europea e Pechino hanno concordato di tenere colloqui sulla prevista imposizione di dazi sui veicoli elettrici di fabbricazione cinese.

In evidenza anche il settore bancario, a partire da quello italiano che vede sempre i riflettori accesi Sal (+4,01%).

Wall Street mista, Nvidia si ritira

La sessione di Wall Street appare bifronte alla fine della mattinata. Esegue il Dow Jones (+0,91%), mentre il Nasdaq (-0,18%) e chiude in rosso Nvidia (-5,1%) titolo che ha iniziato a invertire la rotta la scorsa settimana, dopo aver conquistato per breve tempo il primato di azienda più capitalizzata davanti a Microsoft e Apple.

Mercati e politica in primo piano

La settimana si preannuncia ricca di incognite, con i mercati attenti agli importanti appuntamenti politici.

In particolare, giovedì negli Usa si svolgerà il primo faccia a faccia tra i candidati alle elezioni presidenziali di novembre, Joe Biden e Donald Trump. Il ring virtuale sarà allestito dalla CNN ad Atlanta, ma il dibattito potrà essere seguito anche in Italia su Nove.

In Europa, invece, domenica si vota per l’ primo turno in Francia e il Rassemblement National di Marine Le Pen e i suoi alleati appaiono saldamente in testa al primo turno. Una situazione da cui potrebbe nascere una nuova crisi dell’euro, come scrive oggi anche il Financial Times. Al momento, però, la moneta unica si muove positivamente nei confronti del dollaro e viene scambiata sopra quota 1,07.

In Italia è alle battute finali spoglio delle schede nei 105 Comuni in cui si è svolta la votazione. Nei cinque capoluoghi di regione avrebbe dovuto vincere il centrosinistra, ma la disaffezione al voto si conferma con un’affluenza inferiore al 50%.

Per quanto riguarda i dati macroeconomici, quelli relativiinflazione nell’Eurozona e negli USA. Venerdì si potrà dare un’occhiata all’andamento dei prezzi in tutto il blocco con i primi numeri di giugno in Italia, Francia e Spagna. Sempre venerdì, verrà pubblicato anche l’indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE), l’indicatore preferito dalla Federal Reserve per misurare l’inflazione.

Gli operatori di mercato si aspettano ancora circa due tagli dei tassi quest’anno, con una probabilità del 60,4% di un taglio di 25 punti base a settembre, scrive Reuters.

Piazza Affari, tutti pazzi per le banche; Telecom in ascesa, passaggio di rete il 1° luglio

Il mercato assapora il riassetto del settore bancario e premia i titoli del settore a partire da quelli che potrebbero essere protagonisti di una nuova stagione di aggregazioni. Oggi dominano dall’alto il Ftse Mib Bper (+ 4,99%), Sal e Popolare di Sondrio (+3,98%), su cui si concentrano le maggiori aspettative. Il perno dell’operazione, in vista della progressiva uscita del Ministero da Siena, sarebbe Unipol (+1,19%), principale azionista della banca modenese e della Popolare di Sondrio con una quota di circa il 20% in entrambe. Carlo Cimbri, presidente del colosso di via Stalingrado a Bologna, limita le aspettative: “non c’è nulla nell’immediato futuro di Bper – risponde ai giornalisti a margine di un evento – certo il mercato italiano è piccolo, i candidati sono pochi e nomi che girano sempre, ma non c’è niente con cui posso arricchire il dibattito”. E ancora: «Il nuovo amministratore delegato Gianni Franco Papa ha davanti a sé un percorso già delineato che riguarda Bper così com’è». Mf osserva che, secondo le simulazioni effettuate presso alcune banche d’affari, Unipol potrebbe rilevare il 10% del capitale di Siena e subentrare ad Axa come partner assicurativo della banca.

Si chiude una sessione brillante nel settore Unicredit +3,85%.

Il settore automobilistico festeggia segnali di distensione con la Cina a partire dal Pirelli +3,1%.

È tra le migliori blue chip della giornata Telecom +3,03%. Là La data per la vendita della linea fissa a KKR sarebbe il 1 luglioil giorno in cui la compagnia telefonica dovrebbe completare la vendita di NetCo a Optics BidCo. L’operazione vale 22 miliardi di euro (23,6 miliardi di dollari) e mira a ridurre il debito di Tim e a rilanciare l’ex monopolio telefonico in difficoltà.

Ci sono poche big cap che sono leggermente in ribasso oggi. Riguarda Edera -0,61% stm -0,41% Campari -0,4% Italgas -0,13% Erg -0,08%.

La multiutility è tra le sette blue chips allo stacco cedola, assieme a STM, Leonardo (+ 0,45%), Pirelli, Poste Italiane (+ 0,29%), Snam (piatto) es Terna (+ 0,7%).

L’assegno più alto è quello di Poste Italiane che oggi ha pagato il saldo del dividendo relativo ai risultati 2023 per un importo complessivo di circa 730 milioni di euro e una cedola unitaria di 0,563 euro (0,8 euro il totale considerando l’acconto già versato) .

Fuori dal cestello principale si chiude in orbita Fincantieri+23,92%, nel primo giorno dell’aumento di capitale, con gli investitori che adeguano le loro posizioni alla luce della ricapitalizzazione da 400 milioni (+100 milioni di warrant) finalizzata all’acquisizione di Uas (ex Wass) da Leonardo.

Spread e rendimenti in calo

Si chiude in verde anche la seduta sul mercato secondario dei titoli italiani: lo diffusione tra BTP decennali e Bund di pari durata scende a 149 punti base. In calo anche il rendimento del titolo italiano, indicato alla fine al 3,92%, contro il 2,42% del titolo tedesco.

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio