Piazza Affari crolla con le banche, la peggiore in Europa
Chiudono bene le Borse europee e in particolare Piazza Affari, con il Ftse Mib in ribasso del 2,8% a 32.665 fattori. In calo soprattutto Unicredit (-5,5%), Leonardo (-5,3%) e Gruppo Iveco (-5,1%), mentre Amplifon (+1,2%) e Inwit (+0,0%) restano sopra la parità. 3%).
In difficoltà soprattutto le banche, in un contesto di spread in rialzo sulla scia degli acquisti di Bund tedeschi. Pesa molto l’incertezza politica in Francia, soprattutto in vista delle elezioni anticipate, che potrebbero minare la stabilità dell’area.
Nel corso della giornata sono stati diffusi i dati dell’Università del Michigan sulla fiducia dei clienti americani. A causa dell’impressione di costi eccessivi sulle prospettive per i fondi privati, l’indicatore della fiducia è sceso a 65,6 fattori, al minimo di sette mesi.
Nel frattempo, la presidente della Fed di Cleveland, Loretta Mester, ha definito le informazioni più recenti sul calo dell’inflazione “informazioni gradite” e ha affermato che desidera vedere solo qualche mese in più di numeri positivi prima di prendere in considerazione la riduzione dei tassi di interesse. . La prossima settimana, prestate attenzione alle vendite lorde al dettaglio in Cina e negli Stati Uniti, all’inflazione nel Regno Unito, all’assemblea della BoE e agli indici PMI.
L’andamento del BTP-Bund è salito nettamente, con il titolo italiano a 10 anni poco modificato al 3,91% e il benchmark tedesco in netto ribasso al 2,36%, vicino alla migliore variazione settimanale di sempre.
Sul Forex, il cambio euro/verde oscilla nello spazio 1,07, mentre il biglietto verde/yen si trova nello spazio 157,3 dopo l’assemblea della Banca del Giappone.
Tra le scorte grezze, il petrolio Brent è confermato nello spazio di $ 82,5 al barile, a causa della forte domanda di benzina. L’oro viene venduto e venduto a circa 2.330 dollari l’oncia.