Vacanze cool-hunting, la tendenza estiva delle destinazioni fashion traspiranti
Ha fatto il giro del mondo la notizia delle anziane signore dell’associazione svizzera ‘Donne anziane per la protezione del clima Svizzera’ che hanno vinto la causa sul clima contro il loro Paese presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo chiedendo misure concrete per contrastare i cambiamenti climatici che minacciano il loro diritto alla vita. Con un pianeta ‘surriscaldato’, in attesa di un cambio di passo sul fronte dei consumi energetici, stiamo cambiando abitudini. È la svolta, stanno cambiando tante cose sul fronte del nostro stile di vita e delle nostre esigenze: dall’acquisto delle case (i ricchi abbandonano le ville al mare a favore di quelle in montagna) alle vacanze (diminuisce la scelta delle località di mare al Sud, cresce l’interesse per i luoghi più freschi e le vacanze ‘fuori stagione’), dalla progettazione di case e quartieri (vernici assorbenti, più zone d’ombra e zone dei fiumi cittadini per rinfrescanti bagni selvaggi) agli abiti (aumentano i tessuti smart rinfrescanti) e ai dispositivi indossabili (che monitorano i picchi di calore). Fino alla nuova tendenza beauty senza sole (attività fitness dopo il tramonto come lo yoga con la luna che sostituisce quella del sole nascente, Spa con trattamenti ghiacciati e creme di bellezza contro i cambiamenti climatici).
Alcuni dati del Californian Global Wellness Institute (GWI) nell’ultimo rapporto globale sulle tendenze del benessere 2024: il 2023 è stato un anno record per il caldo, accentuato dai grandi incendi che si sono susseguiti in Grecia, Canada e Hawaii, dalle piogge torrenziali cadute in Libia e dal ciclone tropicale ‘Freddy’ che ha colpito Mozambico e Madagascar. Più di 70.000 persone sono morte per il caldo eccessivo in Europa la scorsa estate, secondo una ricerca del Barcelona Institute for Global Health e si stima che nel Regno Unito i decessi correlati al caldo aumenteranno del 257% entro il 2050. Un rapporto pubblicato su The Lancet lo scorso novembre attesta che i decessi correlati al caldo per gli over 65 sono già aumentati dell’85% rispetto agli anni ’90. Per non parlare del sole cocente che colpisce la pelle, diminuendone le difese.
Ecco, nel dettaglio, i 6 principali cambiamenti concreti legati al ‘benessere adattivo al clima’ già in atto nel mondo, Italia compresa.
1. Andiamo a caccia di vacanze più fresche
Secondo le proiezioni dell’Unione Europea per il 2023, un aumento della temperatura media di 3°C o 4° nei prossimi anni corrisponderà a un calo del 10% del numero di turisti estivi nelle regioni costiere meridionali dell’Europa e a un aumento del 5% della domanda verso le coste settentrionali del Vecchio Continente. Nelle aree di più netto riscaldamento, si sta già verificando un cambiamento nei periodi scelti per le vacanze a favore di una totale “destagionalizzazione”. Ad agosto si inizia a preferire la primavera, l’autunno e l’inverno con la bassa stagione che potrebbe diventare alta in futuro.
“Nelle aree con cambiamenti climatici più significativi, si prevede un impatto maggiore sulla domanda turistica, ad esempio una diminuzione del 9,12% nelle isole Ionie greche e un aumento di circa il 16% della domanda per il Galles occidentale. Le perdite maggiori, superiori al 5%, sono previste nei prossimi anni nelle regioni di Cipro, Grecia, Spagna, Italia e Portogallo, mentre i maggiori guadagni, superiori al 5%, sono previsti in Germania, Danimarca, Finlandia, Francia, Irlanda, Paesi Bassi, Svezia e Regno Unito”, si legge nel rapporto dell’hub scientifico dell’UE pubblicato a luglio 2023. Anche il mercato azionario per le vacanze lontano dal caldo vede un aumento di circa il 9% della domanda di vacanze ad aprile e un calo fino al 5,72% della domanda di vacanze a luglio nelle aree più colpite dal caldo.
“Il nostro pianeta sta sconvolgendo i viaggi, con le persone che si allontanano dai tradizionali ‘punti caldi’, scambiando spiagge e deserti con le montagne, il Mediterraneo con la Scandinavia e le vacanze estive con l’autunno o la primavera, in un movimento verso quelle che vengono chiamate ‘cool-cation'”, confermano gli analisti del Global Wellness Institute con sede in California nel loro rapporto sulle tendenze globali del benessere 2024. “La rete di viaggi di lusso Virtuoso evidenzia che l’82% dei suoi clienti richiede destinazioni con climi più moderati quest’anno e la piattaforma digitale più utilizzata, Booking.com, evidenzia che il 42% dei viaggiatori britannici afferma che il cambiamento climatico sta influenzando le loro destinazioni e il 43% sta optando per località più fresche”.
2. La montagna batte il mare per i più ricchi
Nel frattempo, gli ultra-ricchi cercano una via d’uscita per sfuggire al caldo trasferendosi in massa nei climi invernali delle Alpi. Invece delle ville sulle coste colpite dalle ultime torride estati mediterranee o californiane, gli Scrooge cercano di acquistare chalet di montagna, soprattutto in Francia e Svizzera, – ha segnalato di recente la rivista di economia globale Fortune. Certo, anche sulle vette i segnali del cambiamento climatico si avvertono ma in modo meno evidente. Fattorie e villaggi abbandonati nelle campagne del nord Europa, cottage e rifugi sulle vette alpine e attenzione alle caratteristiche di autonomia e ‘resistenza’ dell’immobile agli agenti atmosferici sono tra i nuovi benefit più ricercati da chi può spendere una fortuna. Bretagna e Normandia al posto della Provenza, o la spagnola Saint Sebastian al posto di Marbella, ad esempio – hanno segnalato al Financial Times alcuni agenti immobiliari francesi.
3. Alla ricerca di rimedi per rinfrescare le case
“Con il pianeta sempre più sopraffatto dal caldo, che pone enormi rischi per la salute fisica e mentale, stiamo assistendo allo sviluppo di un nuovo “benessere adattivo al clima” – segnala il Global Wellness Institute, che sottolinea l’arrivo di un’ondata di innovazioni in grado di ‘rinfrescare i nostri corpi, le nostre case e le nostre città’ senza l’uso costante e dannoso dell’aria condizionata accesa giorno e notte.
“Gli approcci di raffreddamento saranno una priorità nell’architettura e nel design. L’attenzione non è rivolta all’aria condizionata, ma anche ai vecchi sistemi di difesa dal calore, come più spazi verdi, chiome degli alberi e giardini sui tetti; materiali da costruzione ad alta tecnologia e vernici riflettenti il calore per strade e tetti”, spiegano gli autori. “Il design anti-calore di luoghi storicamente caldi come il Medio Oriente è già in atto, come l’aggiunta di sistemi “ombrello” ad alta tecnologia che si aprono per proteggere le finestre dei grattacieli dal calore, come l’edificio della sede centrale della Siemens Middle East e le Al Bahr Towers ad Abu Dhabi, costruito con sistemi di “ombreggiatura adattiva” esterni per ridurre al minimo l’impatto dei raggi solari durante il giorno, un po’ come l’Arab World Institute di Parigi che risale agli anni ’80 e utilizza aperture meccaniche esterne che si aprono e si chiudono in risposta ai raggi solari.
E poi finestre regolabili e apribili e la riscoperta delle piante per la creazione di giardini su terrazze e tetti per mitigare il rischio di caldo e rendere le città meno roventi. La start-up israeliana SolCold in accordo con Volkswagen, produce vernici riflettenti che assicurano che l’abitacolo delle auto resti più fresco e gli scienziati della Purde University (USA) hanno sviluppato la vernice più bianca al mondo che riflette il 98% dei raggi solari, abbassando la temperatura fino a 9 gradi Fahrenheit durante il giorno e 19 gradi di notte. Gli esempi sono tanti e come non citare gli iconici ‘Super Trees’ di Singapore, nel parco naturale Gardens by the Bay, giardini verticali che svolgono molteplici funzioni, come piantumare, ombreggiare e funzionare come motori ambientali per i giardini sottostanti, veri gioielli di tecnologia per la difesa dal caldo.
4. Nuoto selvaggio per combattere il caldo
“Le città stanno riconsiderando tutto, persino la costruzione di centri di raffreddamento e piscine pubbliche, e alcuni comuni si stanno affrettando a ripulire i loro corsi d’acqua per consentire alle persone di nuotare liberamente, un’incredibile linea di difesa dal caldo”, spiegano gli analisti del Gwi.
Il Regno Unito sta passando al nuoto selvaggio, con centri per il nuoto selvaggio e il nuoto in via di sviluppo in nuove aree da Londra a Hackney, e con una crescente pressione da parte del pubblico per ripulire il Tamigi per il nuoto. Monaco ha creato 19 stazioni di depurazione lungo i fiumi che disinfettano con i raggi solari, e ha rimosso gli argini di cemento a favore di quelli verdi ed erbosi, così le persone possono andare al nuoto selvaggio in sicurezza. Progettisti e architetti da Singapore a Seul stanno lavorando a un nuovo progetto di New York, ‘+Pool’, per sviluppare aree di nuoto filtrate e suddivise in zone nell’East River di Manhattan. Melbourne sta lavorando a una catena di punti per il nuoto selvaggio lungo il fiume Yarra, e Parigi, con le Olimpiadi in arrivo, sta intraprendendo un progetto incredibilmente complesso (1,5 miliardi di dollari) per aprire fino a 23 siti per il nuoto selvaggio sulla Senna e sui suoi affluenti entro il 2025. “Avremo anche bisogno di più piscine pubbliche, la maggior parte sono private e insufficienti in molte città”, spiegano gli analisti del GWI.
5. Vestiti rinfrescanti e fitness senza sole o ghiaccio
Gli indumenti rinfrescanti con tecnologia intelligente sono in ascesa. Diventeranno presto mainstream, così come i dispositivi indossabili che monitorano gli indicatori di calore corporeo, dalla temperatura corporea all’idratazione agli elettroliti. Anche il benessere adattato al clima e notturno, come le lezioni di yoga con la luna piena, la meditazione serale (dopo il tramonto) e i rituali della spa a partire dalle 21:00, sono di tendenza. Il megatrend delle immersioni ghiacciate, tra cui vasche di crioterapia e bagni di ghiaccio, continuerà a crescere: “Molte cose cambieranno nello spazio del benessere tradizionale, da una nuova attenzione al ruolo della terapia caldo/freddo nella termoregolazione all’ascesa della programmazione del “benessere notturno” in hotel e resort, dall’osservazione delle stelle al completo relax”.
6. Boom rimedi bellezza ‘clima adattivo’
Le creme di bellezza adattabili al clima sono in aumento: “Con il cambiamento del clima, cambiano anche le esigenze di cura della pelle. Si stima che il mercato degli ingredienti anti-inquinamento valga già 918 milioni di dollari e si prevede che raggiungerà i 2 miliardi di dollari entro il 2033”, si legge nello studio Gwi.
I principali marchi di cosmetici hanno già lanciato sieri e creme mirati a proteggere dalle condizioni meteorologiche estreme. Stanno emergendo marchi dedicati al fenomeno, come Geoskincare, con prodotti adattati al clima o all’area geografica specifica e che tengono conto anche di fattori come temperatura, livelli di umidità e inquinamento. In Giappone è stato addirittura coniato un termine, yuragi-hada, per descrivere una nuova sensibilità della pelle causata da fattori stagionali o ambientali e in parte dovuta agli effetti del clima pazzo.
Anche la linea Augmented Skin di Prada, lanciata nel 2023, utilizza la “tecnologia della pelle adattiva” per aiutare la capacità intrinseca di recupero della pelle a difendersi e il marchio italiano Comfort Zone ha progettato la linea idratante Hydramemory per combattere anche i cambiamenti del microclima e prevenire la secchezza da stress ambientale. Il marchio americano Pour Moi ha la linea ‘Smoke Alarm’ pensata per proteggere la pelle dallo stress ossidativo causato da fumo e incendi. Anche il marchio svizzero Filorga punta a difendersi dai cambiamenti climatici e dall’inquinamento nelle grandi città con sieri protettivi per la vita urbana come Hydra-Aox a base di potenti antiossidanti. Anche il colosso giapponese Shiseido arricchisce sieri e creme con molecole di difesa climatica, così come Clé de Peau Beauté, Skinceuticals e molte altre aziende specializzate nella cura della pelle.
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