«Vita d’oro barando online sulle criptovalute»
«Fa quello che ami e non lavorerai mai un giorno in vita tua! È il motto coniato da Nicola Coppola per descrivere il mondo dorato che da solo 28 anni ha saputo costruirsi e modellarsi grazie al fenomeno emergente dell’ criptovalute, valute virtuali come Bitcoin. Un’escalation che ha portato il giovane veronese a successo ma dietro il quale, almeno secondo quanto accertato dall’ Guardia di finanza di Verona che lo ha limitato a casasi nasconderebbe l’esercizio abusivo dell’attività di promotore finanziario e presunti illeciti dall’aldilà mezzo milione dell’Euro. Una vita da favolaquello sfoggiato da Coppola qui sopra Instagram e Facebook fino alla vigilia del suo arresto. Un’esistenza invidiabile tra lusso, auto fiammeggiante, viaggi intercontinentale, selfie con stella di cinema, foto in bella compagnia sulla passerella del Festival del Cinema Cannes.
Conferenze e interviste
Dalla sua Verona, dove è nato il 23 ottobre 1995, a Dubai dove, secondo gli inquirenti, vive effettivamente: nell’ultimo scatto (datato 21 dicembre, sette giorni prima dell’arresto) che ha postato sui suoi profili social da Quasi trentamila followeril giovane Coppola si gode il suggestivo tramonto e gli avveniristici grattacieli del Emirati Arabi Uniti al vertice dell’iperlusso «SLS Dubai Hotel & Residences», cinque stelle e 320 euro di media a notte.
«Imprenditore, investitore, rivoluzione della criptovaluta»: così il 28enne «astro nascente» delle criptovalute, spesso invitato a parlare sul palco durante conferenze e rilasciare interviste in materia finanziaria definisce la sua attività redditizia sul web, dove pubblica anche frasi motivazionali stile mentalista: «Io sono il vita Ce l’ho mi è piaciutoMi sto divertendo perché mi piace anche l’inferno della vita e la vita è spesso una inferno. Per me la vita era bella perché l’ho pagata cara…” scrive Coppola, secondo il quale “la cosa più importante per un imprenditore è raccogliere un’idea su qualcosa che ami davvero, lavoraci sopra e trasformalo in un business solo quando sei sicuro che funzionerà.”
Le denunce
Un business che, però, lo ha appena portato agli arresti domiciliari per presunti abusi finanziari. Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Verona e condotte dai Finanzieri del locale Nucleo di Polizia economica e finanziaria, sono partite da «numerose denunce per frode presentato da decine di veronesi». Secondo le Fiamme Gialle «almeno lo era da allora 2021» che Coppola, anche attraverso i suoi profili sui social seguiti da oltre 26mila follower, «ha promosso il suo Immagine come persona di grande successo nel settore finanziario e pubblicizzava eventi e aziende attive nel mondo del investimenti nelle criptovalute.” Inoltre, il 28enne «ha organizzato e partecipato, in qualità di relatore, a conferenze sul tema della moneta virtuale, nel corso del quale ha proposto e collocato illegalmente prodotti e servizi di investimento finanziario. Attraverso la sua condotta illecita, il “promotore”, anche con l’aiuto di altri soggetti compiacentianch’esso indagato, ha ingannato i risparmiatori con proposte investimento in condizioni estreme favorevolepromettendo loro a prestazione “Sicuro“ed enorme.” Secondo gli inquirenti, però, «la trattativa sugli investimenti è avvenuta in realtà in assenza dell’accordo autorizzazioni previsto dal TUF”.
Sequestrati profili social e dispositivi elettronici
Allo stato attuale, «il profitto derivante dal delitto è stato quantificato in oltre 500mila euro, corrispondenti all’importo complessivo di somme illecitamente accumulate e rubati dagli indagati ai vari truffati. Le indagini hanno consentito di accertare che il destinatario della misura cautelare promuoveva illegalmente prodotti, strumenti finanziari e attività di investimento in criptovalute e NFT (token non fungibile) nell’interesse di una società per azioni disciplinata dalla legge italiana e di società Di diritto straniero (con sede in Lussemburgo e Costa Rica, alle Seychelles e nelle Isole Vergini), alcuni dei quali operano sul territorio nazionale attraverso piattaforme di investimento on-line”. I verdi baschi hanno segato queste piattaforme per Consob e sequestrato come misura preventiva a Coppola i dispositivi dispositivi elettronici per l’accesso a Internet e ai suoi cliccatissimi profili social.